
Menu principale:
L’apnea nel sonno è una delle cause più frequenti dell’eccessiva sonnolenza diurna. L’apnea notturna è un disturbo della respirazione la cui origine è quindi da ricercare soprattutto a livello delle vie aeree superiori. La funzione di queste strutture anatomiche garantisce l’atto respiratorio. Quando un soggetto è sveglio la respirazione è sostenuta dai muscoli della gola, che grazie al loro stato di contrazione mantengono perfettamente pervie, dilatate le vie aeree per consentire il passaggio dell’aria senza alcuna ostruzione. Durante la notte il rilassamento dei muscoli causa un fisiologico restringimento delle vie aeree che però in soggetti sani non comporta alcuna alterazione delle funzioni respiratorie. Nei soggetti che soffrono della sindrome delle apnee del sonno il passaggio dell’aria viene in parte o completamente ostruito. A differenza di quanto avviene durante la notte, periodo in cui siamo incoscienti, di giorno è facile osservare come dopo pochi secondi (10-15 in genere) le persone abbiano bisogno di respirare. In pochi secondi, si rendono quindi conto del disagio cui potrebbero incorrere durante la notte ed immaginano più facilmente gli esiti su cuore e cervello di decine o centinaia di episodi apnoici. È un disturbo che in molti casi non viene diagnosticato perché spesso non è possibile inquadrarla attraverso la sola visita medica e non esistono esami del sangue utili per diagnosticarla. La maggior parte dei pazienti che soffre di apnea notturna non sa di essere malato, perché il disturbo si presenta soltanto durante il sonno. In genere sono i famigliari o il partner a notare per primi i sintomi. La tipologia più comune è l’apnea ostruttiva, in cui le vie respiratorie collassano o si ostruiscono durante il sonno, rallentando o interrompendo la respirazione. Quando si cerca di respirare l’aria che attraversa l’ostruzione può causare un forte russamento. Ciò comporta una diminuzione ciclica (ripetuta) della quantità di ossigeno nel sangue, definita ipossia. I pazienti, nel ripristinare una corretta respirazione, attuano, nel sonno e di continuo, ampi movimenti dei muscoli respiratori della gabbia toracica e dell'addome. L’apnea ostruttiva del sonno è più diffusa tra i pazienti in sovrappeso, ma può colpire chiunque; ad esempio i bambini che hanno le tonsille ingrossate possono soffrire di apnea ostruttiva.
Qualsiasi prodotto con azione miorilassante, che cioè riduce il tono muscolare, tende a peggiorare la tendenza apnoica. Ciò significa che tutti i sedativi sono estremamente pericolosi per chi già soffre di apnea notturna. Anche gli alcolici sono molto pericolosi per il potente effetto miorilassante dell'alcool. Esiste una relazione lineare tra l'aumento di peso e l'apnea con un rapporto di 1:5 tra apnea e peso. Ciò significa che un aumento del peso corporeo del 10% causa un aumento della probabilità e della frequenza dell'apnea ben del 50%. Per converso, un paziente apnoico sovrappeso, abbattendo il proprio peso del 10% può ottenere un miglioramento clinico del 50%, senza bisogno di interventi o cure particolari.